Croce di contenute dimensioni in lastra di bronzo, di bella patina marrone e contaminazioni verdastre dovute a fenomeni di ossidazione della componente in rame.
Il manufatto mostra bracci estroflessi verso l’esterno con terminali curvilinei delimitati da cerchietti. Il recto è ornato con due belle serpentine che si intrecciano fra loro sia sul montante che sulla traversa. Nella parte svasata di ciascun ramo, entro riserve circolari, appaiono le immagini dei tetramorfi: Marco in alto, Giovanni alla sua destra e Matteo alla sua sinistra; in quella inferiore è raffigurata invece Maria, a sua gloria e per indicare contemporaneamente il quarto evangelista, Luca, che era pittore e secondo la tradizione fu il primo a ritrarre la Vergine. La sobria ed elegante decorazione si completa con le crocette incise negli otto cerchietti che delimitano i terminali. Lo spazio all’incrocio fra montante e traversa è occupato da una placchetta circolare probabilmente in argento che raffigura il Cristo Pantocrator a mezzo busto, col capo aureolato, capelli bipartiti, occhi socchiusi, naso dritto e forte arco sopraccigliare, bocca piccola e corta barba che circonda il viso. Il Salvatore mostra la mano destra con il mignolo ed il pollice che si toccano in atto benedicente. Il verso non porta alcuna decorazione per cui è da ritenersi che la nostra piccola croce non avesse funzioni processionali e che l’asta, lunga poco più di sette centimetri, fissata all’estremità inferiore tramite un sistema ad incastro a forcella, dovesse fungere da manico per essere impugnata dall’officiante per benedire i fedeli durante il rito della signiatio crucis, come raffigurato, ad esempio, nel mosaico della cappella di S. Vittore in Ciel d’Oro nella Basilica di S. Ambrogio a Milano.
La particolare forma dei bracci a terminazioni svasate e falcate, i caratteri fisiognomici dei personaggi e la forte ieraticità del Cristo Pantocrator, collocano la nostra croce nel contesto della produzione cristiano-orientale, fortemente influenzata da stilemi culturali bizantini del XIII – XIV secolo.