La Santa, come noto, non è citata nei Vangeli canonici, ma solo in quelli apocrifi; ciononostante, anche grazie alla visione di Santa Colette da Corbia nel 1406, la sua immagine di madre ed educatrice familiare le procurò un’ampia devozione popolare, che dette origine ad una grande diffusione di sue immagini, scolpite o dipinte, soprattutto nei paesi del Nord Europa.
La nostra Sant’Anna mostra, come nell’iconografia più seguita, il capo coperto dal velo tipico delle vedove o delle donne mature, ma sembianze giovanili nel bel viso e nel busto, coperto da un aderente vestito rosso, stretto in vita da una cintola. Sulle spalle indossa un manto dorato, stretto attorno al collo, dai risvolti blu scuro con scritte in oro, lungo sino ai piedi, con bei panneggi sulle spalle e sul davanti, e sotto il braccio sinistro regge un libro, simbolo della sua funzione educativa.
Alla sua destra è raffigurata Maria adolescente ed a sinistra il Bambinello, incongruamente di poco più giovane della Madre, entrambi in piedi.
Le caratteristiche fisiognomiche dei Personaggi, il modo di panneggiare con linee spezzate e decise ed il fatto che sia Sant’Anna il principale soggetto di devozione, fanno attribuire il gruppo ligneo in esame ad artefice operante in Germania nei primi decenni del XVI secolo.
Il gruppo mostra abrasioni nel lato destro di Maria e nel Bambinello.