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Cassetta per cambiavalute

La cassetta, assemblata con incastri a coda di rondine, presenta un coperchio assai parco di decorazioni all’esterno, limitate ad una bordura a volute fitomorfe e, una volta sollevato, mostra un fastoso decoro all’interno. Sul fondo ribassato e puntinato spicca una ricchissima decorazione ad animali, fiori e tralci vegetali che formano volute contenenti putti che giocano, cavalcano leoni o struzzi o suonano sotto padiglioni sorretti da pali sottili, e due pariglie di cavalli affrontati, ritti sulle zampe posteriori, divisi da una monumentale fontana; una vera e propria sindrome da “horror vacui” da parte dell’artefice che si rivela disegnatore notevole, con ottime capacità chiaroscurali.
La cassetta contiene vari cassettini, con fronte e coperchio decorati con gli stessi motivi, ed un fondo che mostra anch’esso una decorazione assai raffinata, divisa in tre registri: il primo con una serie di girali fitomorfi con all’interno uomini armati di spade e scudo ed un leone nella riserva centrale, il secondo con al centro due putti reggi stemma e quattro angeli musicanti, il terzo con puttini che cavalcano animali fantastici. Si tratta in realtà di un fondo solo apparente che, sollevato, rivela la presenza di altri cassettini segreti ed una scatolina contenente una piccola bilancia per pesare le monete ed altri valori, importante strumento di lavoro per i cambiavalute.
Mobili con la stessa tecnica e con decori più o meno simili furono costruiti in Italia (alto Veneto e Friuli) ed in altri paesi europei (Francia, Fiandre, Ecc.) nel corso del XVI e XVII secolo con disegni solitamente più correnti e che non raggiungono quasi mai l’eleganza del mobile in esame peraltro in ottimo stato conservativo.
Riteniamo che la nostra cassetta sia nata in un contesto culturale ed artistico raffinato legato ad un centro importante, sicuramente friulano, all’inizio del ‘500 come testimonia il classicismo che permea la parte figurativa.
Mobili simili figurano nelle raccolte del Castello Sforzesco di Milano e del Museo di Citta di Ravenna.

Cassetta per cambiavalute
Friuli
XVI secolo
Legno di cipresso
21,5 x 63,5 x 40 cm