Piccolo dipinto cuspidato, in forma di “Pace” munita di manico, con “Imago Pietatis”.
Sul fondo scuro si staglia la figura del Cristo che esce dal sepolcro; il capo aureolato, con lunghi capelli, leggermente volto verso destra, mostra fronte spaziosa, sopracciglia robuste, palpebre abbassate sugli occhi, bocca con labbra tumide circondata da baffi e barba. Il Redentore è posto frontalmente, in posizione asimmetrica, con una lieve torsione a sinistra.
L’autore dell’opera mostra notevoli conoscenze anatomiche, particolarmente avvertibili nella resa naturale dei muscoli pettorali, nell’appena accennata rotondità del ventre, nelle braccia robuste e nelle belle mani, dai palmi aperti per mostrare le stimmate, poste oltre il bordo del sarcofago dalle linee arrotondate. Mostra altresì buona capacità di introspezione psicologica, riuscendo a rendere tangibile l’accettazione del martirio subito con consapevolezza e rassegnazione da parte del Redentore.
L’uso sapiente della luce che, accarezzandolo, libera dal fondo il corpo possente e morbido del Cristo, fa attribuire l’intensa opera in esame a pittore operante in Italia settentrionale (probabilmente Lombardia) all’inizio del XVI secolo.

Pace
Italia settentrionale (Lombardia?)
Sec. XVI, inizio
Legno dipinto
17 x 9 cm – con cornice 21 x 23 cm