Il taglio preciso, che segue fedelmente la linea del collo, indica chiaramente che non ci troviamo di fronte ad un frammento, ma ad una parte finita, che andava ad inserirsi in una composizione più complessa, con tutta probabilità una grande pala d’altare.
Il viso della giovane fanciulla è di una fresca bellezza classica; fronte spaziosa senza increspature, bel naso dritto con attaccatura “alla greca”, occhi dall’iride colorata con un lieve tocco di bruno, bocca resa con grande naturalezza ed in atto di accingersi a parlare. I capelli, sotto un velo annodato sulla destra, scendono bipartiti dalla fronte e proseguono inanellati dietro l’orecchio e lungo il collo.
La spessa invetriatura di un bianco leggermente tendente al grigio ed una maggiore essenzialità nella rifinitura dei capelli, riportano la bella testa, da datarsi entro la prima metà del XVI secolo, nell’ambito dell’attività della bottega di Santi buglioni (1494-1576) famoso per il grandioso fregio invetriato, realizzato fra il 1526 ed il 1528, rappresentante le sette opere di Misericordia che orna l’Ospedale del ceppo di Pistoia.